Bere è sicuramente una delle azioni più connaturate alla quotidianità umana, un gesto atavico potremmo dire che porta con se millenni di evoluzione nel modo di espletare quest’azione. I bicchieri sono oggetti semplici, e da sempre si trovano in tutti i tipi e tutte le forme. All'inizio era un guscio di frutti vuoti o contenitori in legno rudimentali; poi elementi animali come il corno con gli egiziani, i persiani ed altri popoli e via via questo manufatto si è evoluto in quello che oggi noi utilizziamo.
Oggi i materiali, i più diffusi con cui si fabbricano i bicchieri appartengono alla categoria del cristallo, che è un particolare tipo di vetro il nome dato dalla CEE. Ogni oggetto fabbricato con questo tipo di vetro deve essere dotato di etichetta che indica la categoria: cristallo superiore, cristallo di piombo, vetro cristallo. Naturalmente quelli più comuni e meno ricercati sono bicchieri di semplice vetro ma, attenzione, perché ogni bevanda ha la sua tipologia di bicchiere indicato.
Quindi ecco il flute,con "i fianchi alti e snelli" che è adatto a vini spumanti. Il pot-bellied che è adatto per i vini rossi invecchiati. La coppa leggendaria, modellata sulla forma del seno della Pompadour, che è adatta per le bollicine dello champagne. La personalità di un vino, ritengono tanti esperti, può essere migliorata o sacrificata a secondo dei bicchieri che vengono utilizzati. Beninteso abbiamo parlato solo di vino fin qui.
E per i liquori che bicchieri ci vogliono? Possiamo cominciare dagli shot per esempio, quelli piccolini per la tequila, ma non solo, tanto per intenderci. Gli sling, affusolati ed utilizzati per tanti tipi di cocktail alcolici. I sinuosi pousse-café prediletti dalla moderna mixology ma non solo. Fino ad approdare ai grandi planters tanto decantati da chi preferisce i long drink.
La caratteristica necessarie per realizzare i bicchieri ideali è che questi devno essere trasparenti e incolori, in vetro o cristallo, con pareti prive di qualsiasi decorazione o intaglio. Questo darà la possibilità ai sapori ed agli odori di levarsi dai bicchieri senza distorsioni di sorta e dare il massimo della resa cromatica e organolettica del crink che contiene.
Ci credereste che solo per la birra esistono quattordici tipi diversi di bicchieri con cui poterla degustare e ognuno con specifiche e peculiarità davvero uniche e dedicate ad esaltare i sapori, gli odori ed il corpo delle varie tipologie di questa bevanda millenaria. Eccoli:
Altglas: vetro sottile e forma cilindrica, per dare il giusto equilibrio alla schiuma.
Balloon: superficie ampia per favorire lo scambio termico e per esaltare la schiuma.
Boccale: vetro spesso conserva la temperatura mentre la superficie liscia evidenzia il contenuto
Boccale mass: vetro spesso per conservare la freschezza e lavorato per valorizzare il perlage
Calice a chiudere: la forma che si restringe verso l’alto alza la schiuma senza farla traboccare
Calice a tulipano: svasato esalta il profumo della birra. Valorizza le birre aromatiche
Bicchiere biconico: la forma, allargata al centro, si restringe sulla bocca.
Bicchiere conico: la forma conica controlla la schiuma. Indicato per le birre profumate
Coppa: la forma leggermente emisferica abbassa la schiuma ed esalta il profumo
Pinta: la particolare forma a cono e la dilatazione in prossimità dell’orlo valorizzano la “cream”
Stivale: è il bicchiere dell’iniziazione alle confraternite studentesche in Germania.
Weizenbecher: è un bicchiere da mezzo litro che si allarga nella parte terminale per le birre di grano
Flûte: forma essenziale adatta a birre secche di schiuma abbondante
Kölschglas: cilindrico e sottile è il bicchiere più semplice