Da questa situazione in cui ci troviamo a versare a seguito della pandemia non si uscirà con gli strumenti ordinari e le politiche economiche classiche, questo ormai lo abbiamo ampiamente capito. Nemmeno si potrà fare tutto da soli perché solo facendo rete, nei singoli settori di riferimento, si potrà riuscire a mettere in moto una serie d’iniziative che dovranno fare da volano al riavvio delle attività economiche.
In ambito macroeconomico, sicuramente, tutto quanto ruoterà intorno al Recovery Plan che presenteremo in sede europea ed a tutti gli investimenti che in esso saranno previsti e, si spera, messi in pratica.
Non ci sono solo gli Stati, però, ci sono anche i grandi colossi dell’impresa internazionale e Google è se non il primo certamente fra i primi al mondo e ogni sua mossa influisce sull’andamento economico dei settori produttivi nei singoli Paesi.
Nel campo del turismo, proprio per iniziativa del motore di ricerca web per antonomasia è stata appena lanciata Hotel Insights, una piattaforma presentata con il Mibact, l’Agenzia nazionale del turismo e l’Organizzazione mondiale del turismo, oltre che con Confindustria alberghi, Federalberghi e Federturismo Confindustria.
Questo strumento innovativo metterà a disposizione degli operatori del settore anche un programma di formazione dedicato ai professionisti ed è stato creato per permettere di ottenere informazioni sulle ricerche compiute dai potenziali turisti e sulla loro provenienza. Google Hotel Insights darà suggerimenti su come sfruttare i dati e sviluppare la conoscenza di strumenti e asset digitali utili alla propria attività.
Fabio Vaccarono, vicepresidente di Google per l’Italia ha voluto precisare che: “Abbiamo deciso di supportare il Paese con il nostro piano ‘Italia in digitale’. Hotel Insights conferma questo impegno e lo fa con particolare attenzione al turismo, uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Vuole fornire agli operatori strumenti, risorse e progetti di formazione specifici, per farsi trovare pronti quando si tornerà a viaggiare”.
Mentre Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria al turismo del Mibact ha dichiarato che: “Poter contare su strumenti digitali davvero innovativi significa anche consolidare il ruolo delle destinazioni turistiche di domani, le cosiddette smart destination, in cui la tecnologia gioca un ruolo centrale per migliorare la vita dei turisti, ma anche dei residenti. I dati diventano così uno strumento per un utilizzo più attento e responsabile delle risorse. Il turismo diventa più maturo e sostenibile”.
Dunque, è tempo di pensare alla ripartenza sul serio; cominciano a mettersi in campo strumenti anche nuovi e gli operatori di settore sono chiamati a mettersi al passo con i tempi e pensare come inserirsi in quella che si annuncia essere la vera rivoluzione culturale del terzo millennio che si gioca tutta sulla digitalizzazione della gestione delle attività economiche.