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Cura Italia e non solo, come fronteggiare la crisi da Covid 19
Pubblicato il 13/04/2020

Cura Italia e non solo, come fronteggiare la crisi da Covid 19


La crisi che stiamo vivendo tutti in questi giorni dovuta al diffondersi del virus che, ormai, abbiamo imparato a conoscere in tutte le sue denominazioni non ha solo una valenza sanitaria e sociale ma, sicuramente, avrà strascichi economici di entità ancora non accertabile. 

Le primissime misure sono state varate e, unitamente, all’esortazione sempre più sentita di restare a casa fino al termine del fenomeno pandemico per aiutare tutti ad arginare la diffusione incontrollata della stessa e tutte le conseguenze che trascina con se.

La data del 13 aprile inizialmente fissata in Italia, dal primo dpcm Conte, per la fine del periodo di lockdown è dovuta slittare ulteriormente perché le condizioni di salute pubblica non permettono di poter riaprire le attività. 

La ristorazione è, sicuramente, fra i settori più colpiti da questa crisi in quanto luogo naturale di aggregazione in contrasto con la richiesta di distanziamento sociale che è il cardine su cui s’impianta tutta la lotta al Covid 19. Nel Decreto Cura Italia, perciò, si prevedono ammortamenti, sgravi fiscali e sostegni a beneficio della categoria dei ristoratori e degli operatori turistici, finalizzati a scongiurare problemi di liquidità per il lungo periodo di chiusura.

Le misure adottate si possono raggruppare in blocchi fra sospensioni fiscali e bonus:

  • sospensione, per  marzo e aprile, dei versamenti di contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi obbligatori per i dipendenti. 

  • sospensione del versamento di ritenuta d'acconto per attività senza dipendenti e con ricavi inferiori a 400.000 euro nel periodo di imposta precedente marzo e aprile;

  • blocco fino al 31 maggio alle attività di ogni tipo da parte dell'Agenzia delle Entrate. 

  • bonus e incentivi per sanificazione e sicurezza dei locali e contributi per migliorare sicurezza sul luogo di lavoro. Il tutto con concessione di credito di imposta e costituzione di un fondo INAIL.

  • deducibilità delle donazioni effettuate da imprese e privati a favore della lotta contro il COVID-19, fino ad un massimo di 30.000 euro.

  • sospensione di affitti e bollette per locali commerciali 

A queste misure altre ne seguiranno per il sostegno delle attività di ristorazione, anche da fonti regionali oltre nazionali come ha appena fatto la Regione Campania con il pacchetto da 604 milioni di euro appena varato la scorsa settimana. Un settore troppo importante nell’economia nazionale per essere lasciato a se stesso. 

Il consiglio che sentiamo di dare a tutti in questo momento è quello di utilizzare questo periodo per pianificare il modo giusto per:

  • rilanciare la vostra attività dalla riapertura

  • migliorare i servizi offerti alla tua clientela

Oggi è necessario fare un grosso sforzo per focalizzarsi sul concetto che, prima o poi, tutto è destinato a tornare alla quotidianità. Certo, cambiamenti ce ne saranno per più di qualcuno, ma il settore della ristorazione ritornerà a vedere locali pieni di persone desiderose di riappropriarsi di  una socialità e di una convivialità non dimenticata dalla responsabile fermata di questi giorni.

Adhoc resterà sempre al fianco dei professionisti per ripartire insieme con forza, passione e dedizione.


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