La dieta mediterranea è impropriamente una dieta, in realtà, è molto di più è una 'conditio' culturale che attraversa trasversalmente la vita di chi la sceglie come regime alimentare in quanto ha una valenza che va molto al di la dell'alimentarsi e dei singoli alimenti che si assumono.
Spesso si fa passare il messaggio che l'obesità è un killer silenzioso che ci può abbattere piano piano e sempre di più, finalmente, si parla di “sindrome metabolica”. Una malattia strana e rara? Niente affatto: è una situazione clinica nella quale diversi fattori fra loro correlati concorrono ad aumentare la possibilità di sviluppare patologie a carico dell'apparato circolatorio.
Nonostante ciò, chi ne soffre, e sono molti fra gli italiani, spesso la ignora, o perlomeno ignora di esserne affetto; la direzione in cui sta portando la ricerca nella cura di questa sindrome passa per un approccio «sartoriale» per ciascun individuo ma un comune denominatore consigliato a chi è affetto dalla sindrome è proprio quello di adottare la classica dieta mediterranea per alimentarsi sempre.
Anche questa, come tutte le sindromi, è di origine multifattoriale, è legata al sovrappeso e all’obesità, ma non in senso strettissimo. Ciò che conta non è il grasso in sé e per sé, ma il tipo di grasso e la sua localizzazione nell’organismo. A essere pericoloso per la nostra salute è soprattutto quello viscerale, che cioè si accumula intorno agli organi interni, mentre non lo è altrettanto quello sottocutaneo, e non lo è per niente quello bruno, che serve a dissipare energia, al contrario di quello bianco che ne è la forma di accumulo.
La sindrome è anche detta da insulinoresistenza, in parole povere l'organismo secerne molta più insulina di quanta ne serva e quanta ne riesca a metabolizzare e questo surplus fa accumulare grasso viscerale, cioè quel grasso cattivo che riportavamo più su.
Come curarsi? Con una corretta alimentazione, quella corretta alimentazione che è incarnata dalla dieta mediterranea. Perchè la dieta mediterranea? Perché si basa sui giusti apporti calorici e proteici, a partire dall'uso dell'olio extravergine di oliva, perché è una dieta povera di zuccheri semplici che sono quelli che provocano picchi insulinici e il conseguente accumulo di grasso a seguito del processo metabolico descritto.
Altro elemento importantissimo è legato al momento dell'assunzione dei pasti e di cosa si assume nei diversi pasti: dalla colazione alla cena passando per il pranzo e per gli spuntini. Una dieta che in breve tempo potrà riportare l'organismo a produrre i giusti metaboliti anche a livello intestinale, il che significa che si porterà il corpo ad avere un nuovo equilibrio che potrà sopperire anche a qualche deficit enzimatico che, normalmente, è presente in questi casi.
In definitiva la dieta mediterranea non serve solo a prevenire la sindrome metabolica, ma anche a curarla e con essa le malattie che ne derivano, perché dimagrendo nel modo giusto, sciogliendo il grasso viscerale, si riduce la mortalità fino al 30 per cento.
Vuoi consigliare questo articolo?
Condividilo sui social