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Meat&Drink come abbinare al meglio i drink alla carne
Pubblicato il 19/06/2021

Meat&Drink come abbinare al meglio i drink alla carne

Oggi si celebra il World Martini Cocktail Day, una giornata per omaggiare l’iconico aperitivo capace di accompagnare le migliori serate in compagnia in tutto il mondo. Ma un cocktail è davvero solo un piacere da assaporare al di fuori dei comuni pasti?

Per molti di noi vale ancora la regola non scritta ma comunemente accettata da tutti che a tavola durante un pasto si accompagna il tutto con un buon vino rosso, o anche bianco secondo che si consumi carne o pesce. Al massimo concepiamo avere in tavola una buona birra ma un cocktail proprio non è nelle nostre trazioni.

Siamo, però, nell’era della globalizzazione dove usi e costumi non sono più legati agli ancoraggi geografici e sociali del passato ma sono aperti alle influenze che arrivano dai posti più disparati e che vanno ad influenzare, poi, la nostra quotidianità.

Eppure, anche se questa è un’influenza che arriva dai paesi dell’est europeo, in molti sono abituati da tempo a pasteggiare con un cocktail in accompagnamento specie di pasti di carne.

Come comportarsi? Come procedere ad un abbinamento giusto fra il pasto ed il cocktail da accompagnare in tavola? Ci sono regole da rispettare? Come ottenere il massimo gusto e soddisfazione del palato?

Le domande sono davvero tante, come giusto che sia in una materia per noi tanto nuova e in campo completamente da esplorare ma, seppure sia il buon senso ed il gusto personale a prevalere sempre, alcune poche ma fondamentali regole vanno rispettate se non altro per mettere insieme in modo armonico cibo e bevuta.

Nella nostra rubrica “I Cocktail del Meatour” realizzata da Adhoc in occasione del #Meatour2021 e curata Massimo D’Addezio, potrete scoprire mix unici da abbinare ai tagli di carne più prelibati, con partner d’eccezione come Martini e Bacardì.

Come prima regola, dobbiamo liberarci dalla convinzione che un cocktail sia legato ad una consumazione da bar o da serata di festa e quindi più consono ad un dopocena che ad un vero e proprio pasto.

Seconda, ma fondamentale, regoletta è che per abbinare al meglio il cocktail al pasto che stiamo facendo questo non dovrà mai essere superalcolico e quindi coprire con il suo gusto quello delle pietanze che stiamo consumando; deve armonicamente accompagnarsi ad esse.

Terza cosa ricordiamoci sempre che il concetto fondamentale è la convivialità, il piacere di stare insieme e di condividere quest’esperienza con i commensali che abbiamo al nostro tavolo. Quindi sempre la massima attenzione a quello che serviamo e quello che beviamo per esempio in una bella grigliata in compagnia.

Dobbiamo prima pensare e poi abbinare, un cocktail è l’insieme di una serie d’ingredienti e, proprio come un piatto va equilibrato. Se siamo di fronte ad un gusto forte come l’affumicato avremo bisogno di mettere sull’altro piatto della bilancia un cocktail che abbia note dolci o magari speziate.

Massimo D’Addezio, rinomato bartender, ci fa capire con un esempio pratico questo concetto: “con un piatto amaro e affumicato, come una carne grigliata con sentori di fumo e l’amaricante del bruciato, si può cercare il contrasto come il sour (zucchero e limone) che fa salivare il palato e lo pulisce, o si può ragionare con un cocktail affumicato e speziato che ricerca il barbecue, come il mezcal”.

Gin Tonic e Sangria sono i primi due cocktail che ci sovviene suggerire; Moscow Mule e Panachè se vogliamo pulire la bocca dai grassi della carne, Negroni per una grigliata casalinga classica, Manhattan se sulla brace c'è carne di agnello, Tequila bum bum se la carne sono le alette di pollo american style.

Ad ogni carne il suo cocktail, come potete vedere, e non finisce qui.
Scopri il nostro cocktail “Brace” preparato proprio da Massimo D’Addezio, che vi porterà
Galizia per assaporare al meglio la “Rubia Gallega”, una carne pregiata da assaporare con un delizioso drink. 

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