Se c’è un sentiment che possiamo abbinare a questo periodo che stiamo vivendo è quello dell’incertezza. Tanti cambiamenti si stanno affastellando nelle nostre vite di cittadini indipendentemente dal nostro status lavorativo: dall’imprenditore all’operaio, dallo studente alla massaia un pò tutti abbiamo perso le nostre coordinate classiche.
È tempo di Natale e queste festività, sebbene probabilmente saranno vissute in sordina rispetto agli altri anni per questo virus che non demorde ed almeno fino a quando non si riuscirà ad avere un vaccino valido a cui sottoporsi tutti per essere più tranquilli.
Dicevamo Natale e con esso tutto il portato di festa a tavola che comporta, avremo meno parenti seduti con noi ma le tradizioni culinarie legate a questo periodo dell’anno non andranno certo perse.
Chiunque, aggirandosi fra gli scaffali di supermercati e passando davanti ai negozi di prossimità che normalmente frequentiamo, si sarà già imbattuto in pile e pile di panettoni o pandori; perché la disputa classica di ogni anno fra chi preferisce gli uni o gli altri non mancherà neppure in questo anno particolare. Ad hoc, come sempre mette a disposizione dei propri clienti in questo una vastissima scelta di prodotti e marche.
I produttori industriali di questi sempre graditi dolci, però, hanno dovuto fare di necessità virtù e sicuramente la produzione ha risentito del momento d’incertezza attuale. Il rischio di trovarsi con magazzini pieni di scorte invendute è stato ritenuto alto quindi è stata scelta la strada del meglio produrre il giusto, senza eccedere.
In questo ambito industriale nei periodi natalizi e pasquali ci si gioca una cifra intorno al 40% della produzione e della vendita annuale; c’è comunque la consapevolezza di voler accontentare i consumatori per il periodo di Natale e far portare loro a casa almeno un pandoro o panettone a famiglia. Perciò, possiamo dire che quest’anno mangeremo pandoro e panettone, ma senzaesagerare.
Indubbiamente meno stock produttivi si stanno riversando sul mercato ma questo nulla toglie all’assortimento che resta comunque invariato e segue sempre più l’evoluzione del gusto dei consumatori.
Panettoni e pandori classici con uvetta e canditi o tanto morbidi e burrosi non mancheranno di far da cornice ad altri farciti e ricoperti delle creme, anche le più improbabili.
Qualunque scegliate, qualsiasi sia la vostra preferenza la nostra esortazione è: gustateli come ogni anno, pensando che ogni acquisto anche di un singolo pezzo è un aiuto concreto alla nostra economia che non naviga in buone acque a seguito di questa pandemia.
Ognuno quest’anno abbia la coscienza che nel suo piccolo con il suo acquisto permette ad ogni operatore commerciale, supermercato o negozio che sia, di poter continuare ad operare e sopravvivere.