Scopri cosa significa cibo a km 0, i benefici per salute e ambiente con i possibili limiti di questa scelta alimentare per il tuo business.
Negli ultimi anni il concetto di prodotti a km 0 è diventato un vero e proprio punto di riferimento nel settore alimentare e nella ristorazione professionale. Non si tratta solo di un modo per offrire cibi freschi e genuini ma di una strategia efficace per attrarre clienti, valorizzare il territorio e ridurre l’impatto ambientale della propria attività. Per ristoratori, chef e operatori horeca, comprendere il significato e le potenzialità dei cibi km 0 permette di creare menù innovativi, stagionali e altamente differenzianti.
In ottica B2B, i vantaggi dei prodotti locali si traducono in più di semplici valori nutrizionali: influiscono direttamente sulla gestione logistica, sui costi di approvvigionamento e sull’immagine del locale o della catena ristorativa. Partner come Adhoc supportano gli operatori nella scelta dei fornitori locali, nella continuità delle forniture e nella consulenza su prodotti freschi e stagionali, permettendo di integrare facilmente il concetto di alimentazione a km 0 nella propria attività.
Scopriamone di più insieme.
Cosa significa km 0 nel settore alimentare
Parlare di alimentazione a km 0 significa ridurre al minimo la distanza tra produzione e consumo. Questo non riguarda solo l’aspetto geografico ma anche la filosofia di filiera e la trasparenza. L’idea di base è semplice: più breve è il tragitto dal produttore al consumatore, più freschi e nutrienti saranno i prodotti, minore sarà l’impatto ambientale e maggiore la valorizzazione del territorio.
In media, i prodotti alimentari percorrono circa 1.900 km prima di arrivare sulle tavole dei consumatori, con conseguenze su freschezza, qualità organolettica e sostenibilità. Per il B2B, ridurre questa distanza significa avere prodotti più freschi per ristoranti, bar e catering, con un impatto positivo sulla gestione delle scorte, sulla soddisfazione dei clienti e sull’efficienza dei costi operativi.

Prodotti a km 0: definizione e caratteristiche
I prodotti a km 0 sono alimenti agricoli e venduti in prossimità del luogo di produzione. Non esiste ancora una legge nazionale che definisca un limite preciso ma convenzionalmente si considera “km 0” un prodotto venduto entro circa 70 km dal luogo di produzione.
Le principali caratteristiche di questi prodotti sono:
- Freschezza e stagionalità: frutta e verdura vengono raccolte al momento giusto, carne e latticini sono prodotti secondo ritmi naturali, e gli alimenti trasformati vengono lavorati vicino al luogo di produzione;
- Ridotto utilizzo di conservanti e imballaggi: prodotti freschi e locali richiedono meno confezionamenti e meno energia per conservazione e trasporto;
- Tracciabilità e trasparenza: è possibile conoscere in modo diretto i metodi di produzione, l’allevamento o le pratiche agricole adottate;
- Sostegno all’economia locale: acquistare da produttori locali significa favorire l’occupazione e lo sviluppo delle comunità territoriali.
Per chi opera nel settore alimentare, queste caratteristiche si traducono in una maggiore capacità di offrire menù freschi, personalizzati e comunicabili ai clienti come prodotti di qualità certificata e locale.
Cosa distingue alimenti a km 0 e filiera corta
Molti operatori confondono km 0 e filiera corta tuttavia la differenza è significativa:
- Filiera corta: il prodotto passa attraverso pochi passaggi dal produttore al consumatore, ma non necessariamente in un raggio limitato di chilometri;
- Km 0: pone il limite geografico al centro, garantendo che il cibo percorra distanze minime.
Dal punto di vista B2B, la scelta tra filiera corta e km 0 può incidere su logistica, gestione delle scorte, costi di trasporto e continuità delle forniture. Un ristorante o un locale che punta a menù completamente locali deve valutare fornitori affidabili, capaci di garantire prodotti freschi anche in piccole quantità, senza interruzioni nelle consegne.
Prodotti a km zero: vantaggi per consumatori e produttori
I prodotti a km zero rappresentano una scelta strategica che porta benefici concreti non solo ai consumatori finali ma anche ai produttori locali e agli operatori del settore. Per i consumatori, la freschezza e la qualità degli alimenti si traducono in un’esperienza gastronomica più autentica: frutta, verdura, carne, latticini e altri prodotti arrivano in tavola al momento giusto, preservando principi nutritivi, aromi e consistenze. Questo aspetto è particolarmente importante per chi, nel settore della ristorazione, vuole proporre piatti con ingredienti dal gusto distintivo e dall’elevato valore nutrizionale.
Per i produttori, la filiera corta consente di stabilire un contatto diretto con chi acquista, riducendo la dipendenza dagli intermediari e aumentando la redditività del prodotto. La vendita a km zero consente inoltre di valorizzare specialità locali e varietà tradizionali che rischierebbero di scomparire, promuovendo la biodiversità e sostenendo l’economia territoriale.
Dal punto di vista B2B, i prodotti a km 0 offrono tre vantaggi chiave:
- Riduzione dei costi: l’eliminazione di lunghi trasporti e intermediari può tradursi in un risparmio diretto sui costi di approvvigionamento. Per un ristoratore o un locale, questo significa poter accedere a ingredienti di alta qualità a prezzi competitivi, senza compromettere la sostenibilità economica del menù.
- Valorizzazione del territorio e delle varietà locali: inserire ingredienti locali nei propri menù permette di raccontare una storia, creare un legame con la comunità e differenziarsi dai competitor. Questo elemento di storytelling diventa un potente strumento di comunicazione verso i clienti, che percepiscono il locale come attento alla qualità e all’identità gastronomica del territorio.
- Fidelizzazione del cliente: la trasparenza e la qualità dei prodotti locali rafforzano la reputazione del locale e contribuiscono a costruire un rapporto di fiducia con i clienti. Sapere che gli ingredienti provengono da filiere brevi e controllate aumenta la percezione di attenzione alla salute, alla sostenibilità e alla freschezza, tutti elementi che influenzano positivamente la scelta di ritorno del cliente.
In sintesi, i prodotti a km zero non sono solo una scelta etica o sostenibile: diventano un vero e proprio strumento di strategia commerciale. Consentono di progettare menù stagionali e innovativi, di comunicare un impegno verso la qualità e il territorio, e di costruire una proposta gastronomica distintiva che valorizza l’identità del locale, migliorando al contempo l’efficienza operativa e la gestione dei costi.

Prodotti a km 0: svantaggi e criticità da considerare
Nonostante i benefici, esistono alcune criticità dei prodotti a km 0 da valutare per un approccio professionale:
- Limitazioni stagionali: alcuni prodotti non sono disponibili tutto l’anno, rendendo necessario adattare menù e ricette;
- Varietà ridotta: prodotti esotici o fuori stagione non possono essere inclusi;
- Gestione logistica complessa: piccole aziende locali potrebbero avere difficoltà a garantire consegne costanti in grandi quantità;
- Impatto ambientale relativo: la riduzione dei chilometri percorsi non sempre corrisponde a minore impatto se la produzione locale non è efficiente;
- Differenze qualitative: non tutti i produttori locali garantiscono standard di produzione uniformi, per questo la selezione dei fornitori è fondamentale.
Affrontare questi svantaggi significa programmare in anticipo ordini e menù, affidandosi a partner come noi, che offrono prodotti locali certificati e assistenza nella gestione delle forniture.
Alimentazione a km 0: come seguirla nella vita quotidiana
Integrare alimentazione a km 0 nella ristorazione professionale significa:
- Pianificare menù stagionali e flessibili;
- Collaborare con produttori locali affidabili per garantire continuità e qualità;
- Comunicare ai clienti la provenienza dei prodotti, raccontando storie e tradizioni;
- Sperimentare con ricette legate alla stagionalità, valorizzando sapori autentici e varietà dimenticate.
Per chi acquista a livello professionale, un cash & carry specializzato come Adhoc consente di accedere facilmente a prodotti locali, risparmiando tempo e garantendo costanza nelle forniture, fondamentali per un business efficiente.
Normativa sui prodotti a km 0: esiste una legge ufficiale?
Attualmente in Italia non esiste una legge nazionale che definisca in modo vincolante i prodotti a km 0 ma esistono linee guida regionali e iniziative legislative per regolamentare la filiera corta.
In generale, la normativa prevede:
- La possibilità di indicare i prodotti come “chilometro zero” se venduti vicino al luogo di produzione;
- Incentivi e loghi ufficiali per valorizzare i prodotti locali;
- Possibilità di premiare gli operatori che utilizzano alimenti locali nelle gare di appalto o nella ristorazione collettiva.
Conoscere la normativa sui prodotti a km 0 è fondamentale per garantire conformità e trasparenza verso i clienti.
Dove acquistare cibi a km 0 in modo consapevole
Gli operatori professionali possono approvvigionarsi di prodotti a km 0 attraverso:
- Mercati agricoli e punti vendita locali, ideali per quantità limitate;
- Cooperative e consorzi di produttori, che garantiscono continuità e qualità;
- Cash & carry specializzati come Adhoc, che selezionano fornitori locali affidabili, offrono consulenza B2B e permettono di gestire approvvigionamenti e menù stagionali con facilità.
La scelta di fornitori professionali è strategica per garantire continuità, qualità e varietà, senza sacrificare tempi e efficienza operativa.
Km 0 nella ristorazione: perché sempre più locali li scelgono
Sempre più ristoranti e locali stanno scegliendo di inserire nei loro menù prodotti a km 0. La ragione, come dedurrai alla fine di questo articolo, è semplice: i clienti oggi vogliono trasparenza, qualità e autenticità. Offrire prodotti locali significa raccontare una storia, legarsi al territorio e proporre piatti che non siano solo buoni ma anche significativi.
Scegliere il km 0 non è solo una moda: è una strategia che aiuta a distinguersi dalla concorrenza e a costruire un’offerta gastronomica responsabile. Ma per farlo bene, serve avere fornitori affidabili e costanti, che sappiano garantire qualità e freschezza in ogni stagione.
Noi di Adhoc lavoriamo proprio in questa direzione. Ti aiutiamo a selezionare prodotti locali di prima scelta, assicurando continuità nelle forniture e supportandoti nel proporre menù gustosi e rispettosi del territorio.
In poche parole, scegliere prodotti a km 0 con noi significa portare in tavola gusto, qualità e valore, giorno dopo giorno.
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