Spreco alimentare: dati in Italia e nel mondo, cause e strategie per ridurlo. Scopri in questo articolo le soluzioni Adhoc Cash and Carry per l’Ho.Re.Ca.
Nel settore della ristorazione e dell’ospitalità, la gestione efficiente delle risorse alimentari rappresenta una sfida cruciale sia dal punto di vista economico che ambientale. Lo spreco di cibo incide sui margini di profitto e ha ripercussioni significative sull’intero sistema agroalimentare, dall’impatto sulle materie prime fino alle conseguenze ambientali legate allo smaltimento.
Noi di Adhoc Cash & Carry comprendiamo quanto sia importante supportare le imprese nella riduzione degli sprechi e grazie a un approccio mirato e a soluzioni personalizzate, siamo pronti ad accompagnare ristoratori e operatori del settore nella gestione ottimale delle scorte, nella scelta dei prodotti più adatti e nell’adozione di pratiche sostenibili che riducono lo spreco alimentare senza compromettere la qualità del servizio.
Scopri di più in questo articolo.
Cos’è lo spreco alimentare: definizione e cause principali
Lo spreco alimentare indica la perdita di prodotti alimentari ancora commestibili che, anziché essere destinati al consumo umano, vengono scartati lungo l’intera filiera. Il fenomeno coinvolge tutta la catena di valore: dalla produzione agricola, alla trasformazione industriale, fino alla distribuzione, ristorazione e consumo effettivo.
Le cause principali variano significativamente tra i diversi attori della filiera. Nel settore Ho.Re.Ca., gli sprechi nascono spesso da una pianificazione inadeguata degli acquisti, dalla sovrastima del numero di coperti attesi e da metodi di conservazione non ottimali. La preparazione di quantità eccessive in cucina e le porzioni standardizzate troppo abbondanti contribuiscono ulteriormente al problema.
Spreco alimentare in Italia: dati e tendenze attuali
La situazione italiana presenta numeri significativi. Secondo l’indagine Waste Watcher 2025 condotta dall’Osservatorio Waste Watcher International, la filiera agro-alimentare italiana spreca annualmente 14,1 miliardi di euro, oltre 4,5 milioni di tonnellate di cibo, con il 58% delle perdite economiche concentrate tra le mura domestiche.
Un dato rilevante riguarda la distribuzione geografica: le regioni del Sud e del Centro registrano livelli di spreco superiori del 9% rispetto alla media nazionale, mentre il Nord risulta più virtuoso con un -11%.
Gli alimenti più sprecati sono principalmente prodotti freschi come frutta, verdure e pane. Questa tendenza sottolinea l‘importanza di una corretta gestione della catena del freddo e di strategie di approvvigionamento calibrate sulla reale domanda.
Spreco alimentare nel mondo: quanto e dove si spreca di più
La dimensione globale del fenomeno è allarmante. Nel 2022 sono state sprecate 1,05 miliardi di tonnellate di cibo, pari al 19% del cibo a disposizione dei consumatori, distribuite tra commercio al dettaglio, servizi di ristorazione e famiglie, secondo il Food Waste Index Report 2024 dell’UNEP.
La maggior parte degli sprechi si concentra a livello domestico, rappresentando fino al 60% del totale, seguita dalla ristorazione e dalla vendita al dettaglio. In Italia, il fenomeno è particolarmente significativo: nel 2024 lo spreco domestico medio ha raggiunto 566 g a persona a settimana, salendo a 618 g nel 2025 (+9%). Ogni famiglia spende in media circa 290 € all’anno in cibo che non verrà mai consumato, per un totale nazionale che supera i 13 miliardi di euro. L’Italia è il terzo Paese del G7 per quantità settimanale di cibo sprecato per persona, dietro solo a Canada e Stati Uniti.
L’impatto ambientale risulta devastante: lo spreco alimentare genera emissioni climalteranti paragonabili a quelle di un grande Paese industrializzato, consumando inoltre risorse idriche e terreni agricoli preziosi.
Agenda 2030 e lotta allo spreco alimentare: gli obiettivi globali
Le Nazioni Unite hanno inserito la riduzione dello spreco tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. L’obiettivo 12.3 dell’Agenda 2030 prevede di dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori entro il 2030, riducendo anche le perdite lungo le catene di produzione e fornitura.
Questo traguardo ambizioso richiede un impegno congiunto di governi, aziende, operatori del settore e consumatori. Per l’Ho.Re.Ca., rappresenta un’opportunità concreta per innovare i propri processi operativi, migliorare l’efficienza economica e rafforzare la reputazione in termini di sostenibilità.
Giornata mondiale contro lo spreco alimentare: quando e perché si celebra
A livello internazionale, il 29 settembre si celebra la Giornata mondiale sulla consapevolezza degli sprechi e perdite alimentari, promossa dalla FAO insieme all’UNEP per sensibilizzare l’opinione pubblica globale.
In Italia, il 5 febbraio si celebra la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, nata nel 2014 dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente.
Queste ricorrenze rappresentano momenti cruciali per promuovere comportamenti virtuosi e condividere buone pratiche tra operatori professionali e consumatori.
Ricerca sullo spreco alimentare: cosa dicono gli studi più recenti
Le ricerche più recenti evidenziano come la consapevolezza sul problema stia crescendo ma i comportamenti concreti tardino ancora ad adeguarsi. Nel settore della ristorazione, gli studi rivelano che la maggior parte degli sprechi avviene durante la fase di preparazione degli alimenti, seguita dagli avanzi nei piatti dei clienti e dal deterioramento dei cibi.
Gli studi evidenziano anche segnali incoraggianti: molti italiani adottano pratiche anti-spreco come il consumo di alimenti prossimi alla scadenza e il congelamento per prolungarne la durata. La pianificazione della spesa, comunque, risulta una strategia sempre più diffusa tra i consumatori attenti.
Come ridurre lo spreco alimentare: strategie individuali e collettive
Ridurre lo spreco alimentare richiede un approccio sistemico che coinvolga l’intera filiera. Per i professionisti dell’Ho.Re.Ca., le strategie più efficaci includono:
- Gestione degli acquisti: collaborare con fornitori affidabili come noi, Adhoc Cash and Carry, per calibrare gli ordini sulla domanda effettiva, beneficiando di consegne frequenti.
- Ottimizzazione delle scorte: implementare sistemi di rotazione FIFO (First In, First Out) e monitorare costantemente le date di scadenza consente di utilizzare gli ingredienti nel momento ottimale.
- Formazione del personale: sensibilizzare il team di cucina sull’importanza di dosaggi precisi e sulla valorizzazione di tutte le parti degli alimenti riduce gli scarti in fase di preparazione.
- Menu engineering: progettare menù che condividano ingredienti comuni tra diverse portate ottimizza l’utilizzo delle materie prime e riduce il rischio di eccedenze.
- Tecnologie di conservazione: investire in attrezzature per il sottovuoto e in celle frigorifere professionali prolunga significativamente la shelf life dei prodotti.
- Recupero delle eccedenze: collaborare con organizzazioni che redistribuiscono il cibo invenduto trasforma uno spreco in una risorsa per chi ne ha bisogno.
10 regole per ridurre lo spreco alimentare a casa e al ristorante
Alcune pratiche concrete possono fare la differenza sia nella gestione professionale che domestica:
- Pianifica con precisione: elabora menù realistici basati su dati storici di affluenza e stagionalità. Noi ti offriamo supporto nella pianificazione degli approvvigionamenti su misura delle tue esigenze.
- Acquista intelligente: privilegia fornitori che garantiscono prodotti freschi con consegne frequenti, evitando accumuli eccessivi di merce.
- Conserva correttamente: rispetta le temperature di conservazione e utilizza contenitori ermetici per mantenere la qualità degli alimenti.
- Valorizza gli scarti: trasforma avanzi e ritagli in preparazioni creative come fondi, brodi o piatti del giorno.
- Controlla le porzioni: offri dimensioni calibrate e la possibilità di personalizzare le quantità secondo le esigenze del cliente.
- Monitora le date: organizza le scorte per consumare prioritariamente i prodotti in scadenza.
- Forma il team: sensibilizza lo staff sull’importanza economica e ambientale della riduzione degli sprechi.
- Comunica con i clienti: educa i clienti sul valore del cibo e offri la possibilità di portare a casa gli avanzi.
- Misura i risultati: tieni traccia degli sprechi per identificare aree di miglioramento e quantificare i risparmi ottenuti.
- Crea partnership strategiche: collabora con fornitori come Adhoc Cash and Carry che comprendono le dinamiche del settore Ho.Re.Ca. e offrono soluzioni flessibili.

Immagini sullo spreco alimentare: il potere della comunicazione visiva
La comunicazione visiva rappresenta uno strumento potente per sensibilizzare sull’impatto dello spreco alimentare. Fotografie di contenitori colmi di cibo ancora, infografiche che illustrano i dati economici e ambientali e campagne digitali hanno dimostrato di generare maggiore consapevolezza rispetto ai soli messaggi testuali.
Nel settore professionale, visualizzare concretamente le quantità sprecate attraverso report fotografici periodici può motivare il personale ad adottare comportamenti più responsabili. Anche la condivisione sui social media di buone pratiche anti-spreco contribuisce a costruire una reputazione positiva e a coinvolgere i clienti in un percorso di sostenibilità condivisa.
Lotta allo spreco alimentare: il ruolo di ristoranti, supermercati e scuole
La lotta allo spreco alimentare richiede il contributo attivo di tutti gli attori della filiera. I ristoranti possono fare la differenza attraverso menù flessibili, gestione intelligente delle scorte e partnership con organizzazioni di recupero del cibo.
I supermercati e i cash and carry come Adhoc svolgono un ruolo cruciale nell’educare i clienti professionali, offrendo consigli sulla corretta conservazione e proponendo formati di vendita calibrati sulle reali necessità. La possibilità di acquistare anche quantità più ridotte o di beneficiare di consegne frequenti aiuta i ristoratori a mantenere scorte fresche senza eccessi.
Le scuole rappresentano un terreno fertile per educare le nuove generazioni al valore del cibo. Programmi didattici sullo spreco alimentare e mense scolastiche organizzate secondo principi di sostenibilità formano consumatori e professionisti più consapevoli per il futuro.
Conclusione
Adhoc Cash & Carry è il partner ideale per i professionisti dell’Ho.Re.Ca. che vogliono gestire in modo efficiente le proprie risorse alimentari, ottimizzare i costi e ridurre gli sprechi senza compromettere la qualità. Grazie a prodotti selezionati e tracciabili, supportiamo ogni cliente nel prendere decisioni consapevoli e sostenibili.
Per scoprire ulteriori approfondimenti, consigli pratici e strategie innovative per la gestione della filiera alimentare e la riduzione degli sprechi segui il nostro blog: punto di riferimento costante per chi desidera trasformare la sostenibilità in vantaggio competitivo.
Hai bisogno di informazioni?
Cerchi supporto per la tua struttura ricettiva?
Sfoglia il nostro catalogo!
Scopri qui i nostri punti vendita
